Sui corpi infangati segni di tortura, come se la morte non fosse abbastanza. A Bucha, periferia nord di Kiev, lo scenario di una carneficina e una serie di scoperte agghiaccianti. L'esercito ucraino trova una camera di tortura in un ex sanatorio per bambini. Nel sotterraneo decine di morti. Le mani legate dei corpi gettati nelle fosse comuni: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi inferti ai loro corpi martoriati. È il racconto di Andryi Galavin, prete della chiesa ortodossa di Sant'Andrea, accanto ai grandi buchi a cui per giorni parenti delle vittime non potevano avvicinarsi. Un cane al guinzaglio sopravvissuto accanto al padrone. 30enni ucraine sono state sequestrate e schiavizzate, servivano per cucinare nel quartiere generale russo di Bucha. Non c'è fine all'aberrazione. Il Presidente Zelenski, dopo un sopralluogo nella devastazione è attonito: Testimonianze choccanti sono archiviati come fake news dalla Russia: Dopo aver cercato il marito per 13 giorni, Tathiana racconta di averlo trovato in uno dei tanti sotterranei divenuti obitori: Il Presidente del Parlamento ucraino Stefanchuk, lo definisce l'Olocausto del nuovo millennio, tra le macerie il sindaco di Bucha, Fedoruk, evoca il più grave tra i crimini di guerra: