Una due giorni a Roma per Volodymyr Zelensky che dopo aver incassato altri due miliardi in aiuti dal vertice di Ramstein, prima incontra Giorgia Meloni e poi Sergio Mattarella. Sia Meloni che Mattarella, ufficialmente invitato a Kiev sono stati ringraziati dal Presidente ucraino per l'incrollabile sostegno dell'Italia alla causa ucraina, ribadito anche dal nostro Capo di Stato nel corso dell'incontro bilaterale. "Lei ha visto il Presidente del Consiglio e anch'io le confermo la determinazione dell'Italia a mantenere pieno inalterato e costante sostegno all' Ucraina contro l'aggressione della Federazione Russa lo facciamo per l'amicizia che lei ha tra Ucraina e Italia, lo facciamo per il rispetto delle regole della convivenza internazionale contro la tendenza di imporre con le armi la volontà a un altro Paese, a un altro Stato". Con Meloni, Zelensky ha parlato di sicurezza e della preparazione della Conferenza per la Ripresa dell'Ucraina che si terrà quest'anno a Roma, ad entrambi ha ribadito il suo impegno per una Pace giusta, che per gli ucraini significa non capitolare alle richieste del Cremlino. Chi preme per mettere rapidamente fine alla guerra è Donald Trump per il quale un incontro tra lui e il Presidente russo Vladimir Putin sarebbe già in via di definizione. Notizia non smentita dal Cremlino che fa sapere come sul prossimo incontro tra i due Leader ci potrebbero essere progressi subito dopo il giuramento del 20 gennaio. Stando al Financial Times anche i membri del team di Trump che si occupano di Ucraina sarebbero però giunti a più miti considerazioni sulla prospettiva della fine della guerra. Non sarà più raggiunta in 24 ore come promesso dal Tycoon in campagna elettorale ma quantomeno in alcuni mesi.