Ennesimo esodo di massa per i civili palestinesi seguendo gli ordini dell'esercito israeliano, decine di miliardi gazawi si stanno spostando dalla città meridionale Khan Yunis verso Rafah, al confine con l'Egitto. Secondo l'ONU il 75% della popolazione civile è sfollata, circa 1800000 persone che si accalcano verso una zona, anch'essa disastrata in condizioni estreme. Bombardamenti incessanti sono andati avanti per tutta la notte, 200 gli obiettivi di Hamas colpiti, riferisce Israele, che ha denunciato la scoperta di tunnel sotto una scuola nella parte nord della Striscia. Secondo Tel Aviv la leadership di Hamas ha sede a Khan Yunis e ha ordinato alle persone di evacuare verso Rafah o in una zona Costiera nel sud-ovest, lanciando volantini in cui si definisce la città una zona di combattimento pericolosa. Nel sud della Striscia, dalla ripresa delle operazioni militari di Israele, i bombardamenti sono implacabili, "cadono bombe ogni 10 minuti", afferma il portavoce dell'UNICEF che ha descritto l'ospedale Nasser a Khan Yunis come una zona di guerra, l'esercito israeliano ha fatto saltare in aria a Gaza City la sede della corte suprema di Hamas al cui interno funzionavano anche altri tribunali di vario grado, tra cui un tribunale islamico, l'ufficiale che ha ordinato la demolizione ha spiegato che è dedicata alla memoria di tutte le vittime del 7 ottobre, "non dimenticheremo", ha aggiunto, "e non perdoneremo".