Il piano di pace di Donald Trump arriva all'ONU. La bozza di risoluzione americana prevede la formazione di un board of Peace, presieduto dal capo della Casa Bianca con il compito di supervisionare a Gaza un governo transitorio formato da tecnocrati palestinesi e l'istituzione di una forza internazionale di stabilizzazione che dovrebbe collaborare con Israele, l'Egitto e la polizia palestinese, recentemente addestrata per contribuire a proteggere le aree di confine e smilitarizzare la striscia. A differenza delle bozze precedenti, l'ultima versione menziona un possibile futuro stato palestinese. Il testo continua ad essere bersaglio delle critiche incrociate di Israele e delle fazioni palestinesi, con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ribadisce l'opposizione dello Stato ebraico ad uno Stato di Palestina e a Hamas, che respinge il disarmo e chiede che il contingente di pace risponda solo alle Nazioni Unite e non ad Israele, altrimenti si configurerebbe come una forza di occupazione. Nonostante la Casa Bianca abbia avvertito che se la risoluzione si arenasse, la fragile tregua stabilita lo scorso 10/10 a Gaza potrebbe saltare, il risultato del voto è incerto. Secondo fonti diplomatiche, il testo dovrebbe ottenere i nove voti necessari per l'approvazione. Ma rimane il rischio del veto di Cina e Russia, con Mosca che ha presentato nei giorni scorsi un testo alternativo, che scardina di fatto i punti chiave del dossier di Washington. .























