Guerra Siria, al Bashir guida preghiera del venerdì

13 dic 2024
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Mohammad al-Bashir che guida la preghiera del venerdì è un gesto significativo dal punto di vista simbolico. Lui, che ha una solida formazione teologica, ma anche tecnica, incarna come la nuova Siria vuole presentarsi al mondo. Religiosa, ma anche attenta alla modernità. E del resto questi festeggiamenti sono nel solco delle indicazioni del leader dei ribelli Hayat Tahrir al-Sham, Mohammed al-Jolani. Che ha invitato tutta la popolazione a festeggiare, ma con sobrietà, senza sparare, per non intimorire i tanti che ancora vedono nei miliziani eredi del fronte al-Nusra, jihadista, un pericolo per il proprio futuro. Quel che è sempre più evidente è che HTS sta costruendo una rete internazionale chiara, con un disegno e una direzione. L'emancipazione dall'alleanza-giogo con Teheran. E quanto alla Russia, che nel Paese ha due importanti basi, Tartus sul mare Hmeimim aerea, è tutto da definire. Certo nelle future possibili relazioni non aiuta il fatto che Mosca abbia sospeso le forniture di grano, abbia aiutato l'ex dittatore Bashar al-Assad a fuggire dal Paese, né che non si abbiano sue notizie, se non che si trova nella capitale russa L'Iran ha invece rinunciato: la Guida Suprema Khamenei, ha Infatti dichiarato che Teheran non combatterà in vece dell'esercito siriano. L'UE ha preso contatto con gli ex ribelli, gli Stati Uniti invece dietro le quinte manovrano per facilitare le relazioni. Il Segretario di Stato uscente, Antony Blinken, ha assicurato che la lotta all'ISIS non cesserà. Concetto ribadito anche dal Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, proprio nel confronto con il segretario USA. La Turchia è lo sponsor ufficiale di HTS, e forse l'incontro con Blinken ha portato ad un chiarimento tra i ribelli siriani e i curdi, considerati un nemico da Ankara, ma che hanno siglato una sorta di tregua con HTS. Il Presidente eletto Donald Trump, ha invece fatto sapere di valutare l'eventualità di attacchi preventivi contro i siti nucleari iraniani. Nella visione di "The Donald", l'Iran è in un momento di grande debolezza. E anche gli israeliani si muovono rapidi, hanno preso il controllo totale del Golan. E il Premier Netanyahu, in compagnia del Ministro della Difesa Katz, si è recato in visita per osservare il Monte Hermon. Chiaro il monito: "prepariamoci a restare l’inverno qui”.

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