Oltre 50 droni lanciati nella notte contro Kiev, nel giorno in cui la Capitale celebra il suo 1541esimo compleanno, in quello che è il peggiore attacco dall'inizio della guerra. La contraerea ne avrebbe abbattuti 52 su 54 ma i danni dei detriti caduti si vedono anche nei quartieri centrali della città. Continuano, ormai quotidiani, i raid russi sulle città ucraine con il triplo intento di colpire le infrastrutture militari necessarie alla controffensiva, di prostrare la popolazione civile e di mettere alla prova ed esaurire il sistema di difesa antiaerea ucraino che ormai conta quasi unicamente sulle armi occidentali, visto che le munizioni di fabbricazione russa sono in rapido esaurimento. Ad essere colpite questa notte non solo Kiev, ma anche Kharkiv, Nikopol e Zhitomir. Mentre non smettono i raid aerei sul fronte, per la prima volta dopo dieci mesi, a Bachmut sono scemati i combattimenti. Dopo la conquista i russi si sono fermati per ricostruire le proprie forze, con i Wagner che stanno cedendo il posto all'esercito regolare. Un drone, però, ci mostra la portata della distruzione di una città che ospitava 70 mila abitanti e ora non ne ha più neanche uno. Intanto, nell'attesa di una controffensiva annunciata anche dal Capo dell'esercito con un video propagandistico, si moltiplicano dalle due parti le operazioni di controinformazione per confondere il nemico. L'ultima è l'allarme, partito su Twitter, sulle condizioni di salute del leader bielorusso Lukashenko, uno dei pochi alleati della Russia, che sarebbe in fin di vita a Mosca a causa di un avvelenamento dopo un incontro con Putin. A smentire l'allarme lo stesso Presidente bielorusso riapparso con un messaggio di auguri al leader dell'Azerbaigian.