La nuova fase della guerra si concentra su Pokrovsk. Mosca dice che la città è caduta, Kiev risponde che non è vero, ma una cosa è chiara sul terreno, gli ucraini stanno arretrando mentre i russi avanzano piano, ma senza fermarsi. E dal nord arrivano altre rivendicazioni i russi sostengono di avere in mano anche Volchansk nella regione di Kharkiv. Perché Pokrovsk è così importante? Per Mosca è un punto chiave, da lì potrebbe spingersi verso ovest e completare l'occupazione del Donetsk e magari riaprire la strada verso Kiev. È un obiettivo militare, ma anche un simbolo, dopo mesi di proclami e scadenze fissate e poi rimandate dalla propaganda russa. Resta però una domanda, siamo davvero davanti a una svolta? Lo stesso copione lo abbiamo visto con Bakhmut. Per mesi si è ripetuto che una volta conquistata i russi avrebbero avuto campo libero nelle pianure ucraine. Bakhmut è caduta e non è cambiato nulla, solo migliaia di morti e uno scontro che è sembrato più personale che strategico. Da Kiev continuano a ripeterlo, le vittorie annunciate da Mosca non riflettono la realtà del fronte, Mosca invece insiste nel parlare di pesanti perdite ucraine nella difesa di Vovchansk, ma senza fornirne prove. Intanto dal Cremlino arriva un segnale che pesa, informato della presunta conquista di Pokrovsk e Volchansk, Putin in mimetica, nelle stesse ore in cui i negoziatori in completi formali si sedevano al tavolo delle trattative, ha ringraziato i comandanti e ha chiesto alle truppe di prepararsi a continuare le operazioni per tutto l'inverno, in altre Gianluca Ales, Sket G24. .























