Bucha, Irpin e Borodyanka ora Makariv è un martirio di civili ad Est di Kiev; a svelare gli orrori a Makariv, 133 vittime, è il Sindaco che racconta l'occupazione. I russi dice all'Ansa, Vadano Tokar, in alcuni casi hanno buttato le granate nei rifugi facendo macelleria. La città per metà è rasa al suolo, diversi i corpi ritrovati con segni di torture, le mani legate almeno in due casi. Tokar parla di stupro accertato e omicidio, due le donne una il cui corpo è stato ritrovato con la z impressa sul ventre, il simbolo usato dai russi nell'avanzata in Ucraina. In un Tweet il Ministro della Difesa di Kiev definisce gli episodi un nuovo mostruoso crimine di guerra. A Kramatorsk dove il missile ha ucciso 52 civili e ne ha feriti altri 300, mentre cercavano di fuggire dalla guerra in treno, si piangono i morti e si denuncia la strage. La Russia nega ogni coinvolgimento dai resti dell' ordigno, a media gittata, la firma di chi ha sganciato bomba a grappolo, che per alcuni modelli sono state messe al bando già nel 2018. I sospetti cadono sul nuovo Comandante, che Putin ha disegnato per fronteggiare il pantano in Ucraina, è il generale Alexander Dvornikoff già veterano della Cecenia uomo della sanguinosa vittoria in Siria. Sarebbe stato lui ad aver ordinato l'attacco missilistico alla linea ferroviaria di Kramatorsk, nella regione del Donetsk. A Bucha si aggrava il bilancio delle vittime tra i civili, sarebbero 360, dieci i bambini. Ludmilla Desinova, Commissario per i diritti umani al Parlamento ucraino, su Telegram denuncia torture e omicidi anche sulla stampa, almeno in due casi accertati. I russi hanno creato camere di tortura dice Desinova; dopo l'incontro con i sopravvissuti al quartier generale di Khadyrov, lo spietato comandante ceceno, i russi scrive ancora Desinova hanno sparato in faccia alle persone bruciato i loro occhi, tagliato parti dei corpi e torturato a morte adulti e bambini; mentre Kiev ordina 220.000 fiale di medicinali per contrastare i possibili effetti di armi chimiche come gli agenti nervini, da Chernobyl la notizia diffusa da un ingegnere ucraino della centrale, i russi scavavano trincee nella foresta contaminata, alcuni toccando a mani nude materiale molto radioattivo.