Guerra Ucraina, Putin andrà a Pyongyang per partnership strategica

Mosca e Pyongyang, un’alleanza che si è consolidata con gli anni e che, con la crisi ucraina e con le forniture nordcoreane si è rinsaldata. Quindi non stupisce che, all’indomani del vertice di Lucerna, che ha visto la partecipazione di oltre 90 paesi, la Russia voglia rinsaldare la sua rete diplomatica rendendo omaggio a uno dei suoi sodali. Putin varcherà quindi il 38esimo parallelo, e andrà a incontrare il meno presentabile leader mondiale, quel Kim Jong-un considerato il paria della comunità internazionale. Una preoccupazione relativa per Mosca, che sembra aver rinunciato a qualsiasi scrupolo pur di non apparire isolata rispetto al resto del mondo ed è pronta a siglare un accordo per la partnership strategica. E mentre fervono i preparativi per il vertice con l’amato leader, spetta Dimitri Peskov lanciare le bordate contro il fronte occidentale. Replica a Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, che annunciava di voler mettere in allerta l'arsenale atomico, di essere un incendiario. È solo una escalation, dice infatti, e sottolinea come Putin non evochi mai gli scenari nucleari, perché è consapevole del rischio che si corre con simili armamenti. Quanto al vertice di Lucerna, il Cremlino usa toni sprezzanti. Hanno partecipato 92 paesi, è vero, ma non la Cina. E l’India, insieme a un’altra decina di paesi, non ha firmato il documento finale. Non è vero, quindi, come ha sostenuto Zelensky, che la maggioranza del mondo è dalla parte di Kiev. Anzi, la maggioranza della popolazione mondiale non ha aderito. L’utilità del summit, ha concluso Peskov, è pari allo zero. Invece, a guardarlo in prospettiva, qualche passo è stato fatto. E non si può non osservare come a siglare la dichiarazione finale siano stati 81 paesi su 92. E che qualche no, come per l’Arabia Saudita, sia più strategico che non di merito. Mosca, invece, rinnova le minacce all’Ucraina: valuti la proposta di Putin del ritiro dalle quattro province e la non adesione alla Nato. La prossima volta, ha chiarito Peskov, le condizioni saranno più dure.