La controffensiva ucraina è iniziata, ne è certo Vladimir Putin. A dimostrarlo, secondo il Presidente russo, l'utilizzo di riserve strategiche da parte di Kiev. Controffensiva, prosegue, per ora fallita anche se il potenziale delle Forze Armate di Kiev non si è ancora esaurito. Parla poi delle impressionanti perdite subite dalle forze ucraine in questi primi giorni una tragedia la cui responsabilità è dell'attuale regime di Kiev, dice Putin, confermando le sue posizioni di sempre. Poco prima, tra fiori, frutta, davanti ad una tavola imbandita aveva comunicato al suo omologo e fedele alleato Alexander Lukashenko, l'annuncio più temuto: il 7-8 luglio prossimi, la Russia comincerà a dispiegare armi nucleari tattiche nella vicina Bielorussia. Intanto che la controffensiva sia iniziata o meno si combatte nel Donetsk, dove dice Zelensky le truppe ucraine starebbero facendo progressi, e si combatte nell'area di Zaporizhzhia dove secondo Mosca i soldati della Federazione hanno respinto le manovre ucraine. Ma qui le operazioni militari russe sono complicate dall'inondazione provocata dal crollo della diga di Kakhovka che ha provocato almeno 5 morti sulla sponda controllata da Kiev, otto in quella occupata. Mentre aumenta il rischio di esplosioni nell'area costiera meridionale dell'Ucraina perché le mine trasportate dall'acqua potrebbero arrivare fino al Mar Nero ed entrare in collisione con le mine marine nucleari disseminate nel mare territoriale di Kiev.