Nel Mar Nero, la Russia mantiene pronte al combattimento 11 navi da guerra, tre delle quali trasportano Caliber con una salva totale di 20 missili da crociera. Questa la denuncia della Marina Ucraina secondo cui fino a 11 navi da guerra nemiche sono in servizio di combattimento nel Mar Nero, nel Mar Mediterraneo hanno nove navi, cinque delle quali trasportano missili da crociera Caliber. E mentre si valuta questo allarme, la guerra Ucraina assume sempre di più un aspetto schizofrenico. Da un lato il cielo, con i continui raid russi che imperversano pressoché indisturbati prendendo di mira le infrastrutture civili e gli impianti energetici. Dall’altro, sul fronte terrestre, le truppe ucraine proseguono la loro avanzata riconquistando fette sempre più ampie di territorio un tempo controllato dall’Armata. Questa volta gli scontri sono concentrati a Kreminna, nell’area di Lugansk, un tempo bastione delle forze russe. Il rischio, però, è che tanti progressi siano poi vanificati dall’offensiva aerea russa, e una contraerea efficace ancora non c’è, e il presidente Zelensky, in attesa dei patriot americani, per questo motivo ha ringraziato il capo del governo italiano Giorgia Meloni, per la sua disponibilità a fornire un sistema messo a punto da italiani e francesi. Intanto Mosca punta all’annientamento delle infrastrutture civili. I suoi aerei decollano anche dalle basi bielorusse e continuano nella loro meticolosa opera di distruzione. Il deficit di elettricità, ha denunciato l'azienda statale, è tale che la fornitura non è sufficiente a soddisfare tutte le esigenze dei consumatori. La corsa contro il tempo per una soluzione negoziale cozza contro il muro reciproco di Mosca e Kiev. Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, ha ribadito che nessun piano di pace sull'Ucraina è possibile se non tiene conto delle quattro nuove regioni della Novorossja, la Nuova Russia. E Zelensky, nel suo messaggio quotidiano, ha sottolineato come l’Ucraina deve tenere presenti gli obiettivi per il 2023. Insomma: la riconquista dei territori presi dai russi.























