"Abbiamo proposto un cessate-il-fuoco a Natale e uno scambio di prigionieri su larga scala, è triste che il presidente Zelensky abbia chiaramente respinto ed escluso questa possibilità oggi. Abbiamo fatto quello che potevamo". Viktor Orban non ci sta a essere criticato dal presidente ucraino infuriato del suo colloquio con Vladimir Putin e replica rimbalzando le accuse. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto c'era stato il faccia a faccia tra il presidente ungherese e Donald Trump. Dello scambio con il presidente eletto americano e quello francese Macron si sa solo che "the Donald" si è detto favorevole a una tregua immediata. Dopodiché Orban ha avuto una telefonata con Vladimir Putin. Anche qui del contenuto del colloquio si sa poco. Da parte russa Dmitry Peskov ha solo chiarito che Orban non ha riferito alcun messaggio da parte di Trump. Quel che più pesa però come sempre in queste circostanze è il fatto in sé più che il contenuto delle conversazioni che sono necessariamente generiche. Tanto è bastato per mandare su tutte le furie il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che su Twitter ha lanciato strali contro il presidente ungherese. "Ci auguriamo tutti che almeno Orban non chiami Assad a Mosca per ascoltare anche lui le sue lezioni lunghe un'ora". Rabbia giustificata dal fatto che Orban è il capofila dei paesi che si oppongono agli aiuti a Kiev, vicino a Putin, e come si è visto anche a Trump, ha come obiettivo smarcare l'Europa da un conflitto che si sta rivelando a suo avviso lungo e costoso e giunto a un punto di non ritorno con l'Ucraina in evidente arretramento. Dal campo giunge l'annuncio di Mosca sul prossimo utilizzo di un altro missile ipersonico Oreshnik già impiegato, secondo l'intelligence americana, sulla città di Dnipro. Da parte sua l'Ucraina replica con un fitto lancio di droni. Secondo il Ministero della Difesa russo ne sarebbero stati intercettati 14. Mentre arriva la notizia che Kiev avrebbe inviato velivoli senza pilota e consulenti in Siria per sconfiggere Bashar El Assad, alleato storico di Mosca.