Il Presidente Biden è arrivato ieri in Polonia, in una visita che comunque sarà storica e che in cui ha ribadito quali sono i termini dello scontro che si starebbe consumando adesso in Ucraina, una lotta per la democrazia, per cui sarebbero schierati i 5.000, anzi i 10.000 adesso, soldati, visto che sono stati aumentati di 5.000 unità, americani, che sono schierati appunto al confine con l'Ucraina e con la Russia. Un discorso che è stato tenuto nella caserma dove si trova l'85^ Brigata Aviotrasportata, secondo un cambio di programma dettato da un atterraggio di emergenza del Presidente Duda, poi, appunto, Biden ha incontrato le organizzazioni umanitarie che si occupano dell'accoglienza e ha espresso il suo rammarico, per non poter partecipare, per non poter attraversare il confine e poter vedere con i propri occhi, come ha fatto in passato da Vicepresidente e anche prima, la crisi umanitaria e toccarla con le sue mani. Una crisi che ovviamente richiama, secondo Biden, i principi fondamentali della lotta con la democrazia. Oggi c'è grande attesa per l'incontro con Duda, il Presidente con cui non era in buoni rapporti in passato, diciamo che questa guerra, ha avuto come ricaduta, una riconciliazione nei confronti di Erdogan e anche nei confronti di Duda, il quale era un Presidente, ricordiamolo, che non era in buoni rapporti con Biden. È stato l'ultimo, uno degli ultimi Presidenti a congratularsi con lui. Ci sono stati scontri o comunque tensioni, sulla gestione, anche perplessità nei confronti della Polonia a riguardo delle leggi sulla libertà di stampa, sulle comunità LGBT, insomma, tante perplessità che però adesso sono state superate. Ricordiamo che la Polonia è in prima linea e che comunque offre il fianco, la Polonia che ha chiesto in passato un maggiore coinvolgimento da parte degli Stati Uniti, da parte dell'Occidente, che ha chiesto addirittura dei "Peacekeepers" della NATO in Ucraina. Ovviamente provocando una risposta piccata del Cremlino. Quindi sono tantissimi i temi sul campo, soprattutto che tipo di sostegno daranno gli Stati Uniti, soprattutto dal punto di vista umanitario, visto che comunque la Polonia accoglie la maggior parte dei rifugiati. Comunque di qua sono passati gli oltre 3 milioni, quasi 4 milioni di rifugiati in fuga. Facevi cenno al Cremlino, il Cremlino, lo sappiamo, ha detto, ieri ha lanciato delle accuse molto pesanti nei confronti di Hunter Biden, il figlio del Presidente, sostenendo che sia uno dei finanziatori dei centri di sperimentazione chimica, per la produzione di armi non convenzionali, finanziato, come al solito, secondo le teorie complottiste, da George Soros, insomma, ovviamente la Casa Bianca ha smentito seccamente questa insinuazione, ma è un'insinuazione molto velenosa, che fa capire un po' il clima che si respira. Infine, Zelensky, dal punto di vista negoziale, ricordiamolo è tornato a parlare nella notte, ha detto: l'obiettivo dei negoziati è naturalmente la pace, ma la nostra priorità è mantenere l'integrità territoriale. Posizioni che sembrano davvero difficili da far conciliare, un tavolo che finora ha dato poche indicazioni incoraggianti.























