Un colloquio di un'ora con Putin, a nemmeno 24 ore di distanza dal confronto con Donald Trump. Il presidente ungherese Viktor Orban si propone come alfiere della pace e cerca di tessere una tela di relazioni. E se del faccia a faccia con il presidente eletto americano si sa solo che "the Donald" si è detto favorevole a una tregua immediata, del confronto col numero uno russo è stata resa nota solo la durata ma non molto il contenuto. Se non che Orban ha ripetuto la necessità di uno sforzo diplomatico a favore della pace. Da parte russa ancora meno indiscrezioni. Solo che il presidente ungherese, ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, non ha riferito alcun messaggio da parte di Trump. Quel che più pesa però come sempre in queste circostanze è il fatto in sé più che il contenuto delle conversazioni che sono necessariamente generiche. Tanto basta per mandare su tutte le furie il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che su Twitter ha lasciato strali contro il presidente ungherese. "Ci auguriamo tutti che almeno Orban non chiami Assad a Mosca per ascoltare anche lui le sue lezioni lunghe un'ora". Rabbia giustificata dall'atteggiamento di Orban nei confronti del conflitto ucraino: capofila dei paesi che si oppongono agli aiuti a Kiev, vicino a Putin e, come si è visto, anche a Trump, ha come obiettivo smarcare l'Europa da un conflitto che si sta rivelando lungo e costoso e, a suo avviso, giunto a un punto di non ritorno con l'Ucraina in evidente arretramento. Le notizie dal campo confermano la superiorità aerea della federazione che continua a martellare le postazioni ucraine. Mosca ha anche annunciato il prossimo utilizzo di un altro missile ipersonico Oreshnik già impiegato, secondo l'intelligenza americana, sulla città di Dnipro. Da parte sua l'Ucraina replica con un fitto lancio di droni. Secondo il Ministero della Difesa russo ne sarebbero stati intercettati 14. Mentre arriva la notizia che Kiev avrebbe inviato velivoli senza pilota e consulenti in Siria per sconfiggere Bashar El Assad, alleato storico di Mosca.