Mentre i missili russi piovono nella regione di Odessa si allunga l'elenco di epurazioni volute dal Presidente Zelensky, che annuncia il licenziamento di altri 28 funzionari dei servizi di sicurezza del Paese. Dopo averne gia decapitato i vertici il Capo dei servizi Ivan Bakanov, amico d'infanzia del Presidente, e Irina Venediktova, Procuratrice Generale dell'Ucraina il qui licenziamento è ora al vaglio del Parlamento. Si tratta di una sospensione temporanea, ha spiegato il Consigliere dell'ufficio del Presidente, per indagare sulle loro eventuali responsabilità nei crimini contro la sicurezza nazionale e nel loro collegamento con i Servizi Speciali della Federazione Russa. Ci sono anche i loro fascicoli nella pila di 651 procedimenti penali come annunciato dallo stesso Zelensky, per alto tradimento e collaborazionismo aperti contro pubblici ufficiali. Il sospetto del Governo ucraino è quello di un golpe incompiuto, di un accordo segreto di una parte dello Stato con l'intelligence russa che avrebbe consentito l'invasione. Da quando è iniziata la guerra tra i nomi noti e meno noti silurati negli apparati statali ucraini dal Governo, ci sono la Ministra per le Politiche Sociali, l'ex capo dei Servizi di Sicurezza in Crimea, il Capo dell'Amministrazione Militare regionale di Cherson. E oggi alcuni parlamentari vicini all'ex Presidente Poroshenko, dichiarano che il Paese sta scivolando gradualmente verso una forma di Governo dittatoriale di certo il potere è sempre più saldo, nelle mani di Zelensky e sempre meno accessibile ai suoi oppositori politici alla vigilia del quinto mese di guerra , l'unità nazionale, inizia a sgretolarsi.























