Il Segretario Generale delle Nazioni Unite cammina tra le macerie di Bucha. In queste strade, tra questi palazzi, hanno perso la vita almeno 360 persone. Vittime di una guerra che non hanno voluto. Tra misure di sicurezza e importanti va anche a Borodianka e Irpin, paesi teatri di massacri di civili inermi. Poi incontra il presidente ucraino Zelensky. "E sono qui per dirle signor presidente, per dire al popolo ucraino che noi non ci arrenderemo. Continueremo a spingere per un completo cessate il fuoco e per passaggi pratici per salvare le vite e ridurre la sofferenza umana. Corridoi umanitari efficaci". Guterres sa di tornare a New York senza un risultato concreto. Da Mosca i segnali che arrivano puntano nella direzione opposta ad un seppur minimo rallentamento dell'offensiva. "Armare l'Ucraina mette a rischio la sicurezza dell'Unione Europea", avverte la portavoce del Ministero degli Esteri russo. Parole come macigni che arrivano il giorno dopo la minaccia di Putin: "Siamo solamente l'inizio dell'operazione militare". "La guerra potrebbe durare anni", avverte il Segretario Generale della NATO Stoltenberg. Per questo l'Alleanza Atlantica è pronta a sostenere Kiev nella resistenza.























