All'indomani dell'uccisione del presidente Moise la polizia di Haiti ha identificato e ucciso quattro mercenari responsabili dell'attentato e ne ha arrestati altri due. Ancora da chiarire però le motivazioni dell'agguato avvenuto nell'abitazione privata del presidente. Ferita gravemente la moglie Martine ricoverata a Miami dov'è arrivata trasportata da un elicottero. La first lady data per deceduta nella confusione delle prime ore sarebbe fuori pericolo. Non si sa altro riguardo all'identità dei killer. L'ambasciatore di Haiti a Washington afferma che si tratta di mercenari professionisti travestiti da agenti del dipartimento antidroga degli Stati Uniti. L'attentato a Moise che governava Haiti per decreto dopo il rinvio delle elezioni politiche del 2018 avviene in una fase particolarmente critica per l'isola alle prese con una gravissima crisi economica e negli ultimi mesi con una serie di violenze messe a punto da gang senza scrupoli. L'omicidio è avvenuto dopo che Moise aveva nominato come primo ministro Ariel Henry, un neurochirurgo che ha studiato in Francia, nomina non accettata da una parte dell'opposizione. Henry stesso è uscito allo scoperto con un'intervista in cui ribadisce, il primo ministro sono io, mentre Joseph era un premier uscente ad interim che aveva riassunto la carica di ministro degli esteri e quindi secondo me non è più primo ministro. Parole pesanti che ora rendono la situazione politica ancora più caotica.