Sono durati tutta la notte i duri scontri tra Polizia e manifestanti che sfidando il divieto delle autorità, avevano invaso le vie del centro sin dalla tarda mattinata, nonostante le dichiarate intenzioni pacifiche. Gli scontri sono iniziati già nel primo pomeriggio, quando gruppi di giovani mascherati hanno cominciato a lanciare bombe molotov e ad assaltare locali e istituzioni legate alla Cina. Alcuni cittadini della terraferma sono stati aggrediti per il solo fatto che parlassero mandarino, la lingua di Pechino. Come nelle immagini, che vi mostriamo in esclusiva. La polizia è intervenuta pesantemente prima con le cariche e poi con un incessante indiscriminato lancio di lacrimogeni che ha coinvolto, seminando il panico, oltre che i giornalisti, anche la popolazione di alcuni quartieri residenziali. Colpiti anche alcuni rappresentanti della stampa, alcuni dei quali sono dovuti ricorrere poi alle cure dei medici. Un idrante, pare per errore, ha a lungo sparato acqua, mista a vernice blu, contro una moschea, imbrattandola pesantemente. La polizia si è poi scusata con la comunità musulmana, mentre i manifestanti hanno dato una mano, fino all'alba, per cercare di ripulire. La governatrice Carrie Lam, prima di partire per Tokio, dove domani assisterà all'incoronazione del nuovo imperatore ha condannato le nuove violenze, ribadendo che il suo Governo non si piegherà mai alla volontà distruttrice di una minoranza violenta.