Mentre la situazione al Politecnico è ancora bloccata con forse una sessantina di ragazzi ancora dentro che non hanno nessuna intenzione di arrendersi, però anche la Polizia sembra non abbia intenzione di forzare il blocco, qui nel centro di Hong Kong, a Central, vedete, siamo in uno dei più grossi department store, l’IFC, come tutti i giorni a pranzo continua questa protesta singolare in mezzo a tutte le boutique, a tutte le grandi griffe. Centinaia di protesters, di manifestanti, si appollaiano, vedete, sopra e cantano i loro slogan: “Cinque domande, non una di meno”, “Libertà e democrazia per Hong Kong”, “Se bruciamo noi brucerete tutti”. La cosa che colpisce è che né gli addetti alla sicurezza, né la Polizia, intervengono e neanche questi ragazzi, ma non sono solo ragazzi, sono anche impiegati qui della zona centrale, si permettono di compiere atti vandalici. Qui è pieno di boutique aperte con i loro prodotti in vista e non succede assolutamente nulla. Un altro segno della civiltà di questo Paese, ma anche della determinazione di questi ragazzi che non intendono abbandonare la protesta. E domenica si vota.