Siamo all'Università Cinese di Hong Kong. Qui stanno preparandosi per un secondo assalto della polizia. Oggi il rettore dell'Università aveva fatto un ricorso al tribunale per chiedere l'ingiunzione alla polizia di non attraversare la proprietà senza l'autorizzazione delle autorità accademiche, ma forse è stato respinto. I ragazzi sono qua pronti, vedete, anche in modo abbastanza, come dire, armato. Vedete, qui è pieno di bottiglie colorate, in pratica molotov artigianali. Sono tutti pronti con le mazze. Come vedete, là sopra c'è una vedetta. Insomma, se la polizza dovesse arrivare, ci metterà pochissimo a sfondare questa barriera, ma è una questione simbolica, ci spiegavano i ragazzi. Non hanno intenzione, certo, di resistere più di tanto, ma di reiterare il principio che le università sono, tra virgolette, sacre e non devono essere violate senza un motivo. Noi siamo appena andati dentro l'università e abbiamo visto che non c'è assolutamente tensione. Tra l'altro le autorità accademiche proprio ieri hanno annunciato la fine del semestre chiedendo ai ragazzi di andarsene tutti a casa e di seguire le lezioni online. Ci sono molti studenti che stanno cercando di andarsene con le valige. C'è anche una ragazza italiana che abbiamo intervistato poco fa e che poi cercheremo di mandare in onda con un altro servizio. Comunque questa è la situazione qui all'Università Cinese. Sono tutti pronti, anche la stampa. Ultimamente la polizia ha attaccato anche i rappresentanti della stampa. Loro sono quelli della RTHK, che fa delle ottime riprese dal vivo. C'è molto potenziale violento, c'è molta rabbia.