La Casa Bianca non vuole né un'escalation né un confronto diretto con l'Iran ma avverte di essere pronta a nuovi raid se gli Houthi, il gruppo armato a maggioranza sciita, da sempre sostenuto da Teheran, dovessero continuare ad attaccare le navi commerciali che transitano nel Mar Rosso. Eppure i miliziani yemeniti rispondono che continueranno non solo a prendere di mira le navi legate ad Israele nel Mar Rosso, ma che a questo punto anche gli interessi americani e britannici sono obiettivi legittimi. Arabia Saudita, storico alleato di ferro degli Stati Uniti, esprime preoccupazione ed esorta ad evitare un'escalation. Intanto l'Iran condanna Washington e Londra per aver violato la sovranità territoriale dello Yemen. Per Hezbollah, movimento sciita libanese alleato dell'Iran, l'attacco conferma la complicità dell'America con Israele. E Hamas minaccia vendetta. Mosca, che ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, accusa Usa e Regno Unito di un'escalation distruttiva. Tutto è iniziato la notte tra giovedì e venerdì quando Stati Uniti e Regno Unito, con l'appoggio di Australia, Bahrain, Canada e Paesi Bassi hanno attaccato una serie di obbiettivi strategici degli Houthi in Yemen, dopo che il gruppo sciita filo-iraniano aveva ignorato l'avvertimento dell'amministrazione americana di Joe Biden, sostenuta da 13 alleati, di non ostacolare il commercio marittimo internazionale nel Mar Rosso. I ribelli, da metà novembre, in risposta alla campagna militare israeliana all'interno della striscia di Gaza e in supporto alla causa palestinese, hanno attaccato 27 volte alcune navi mercantili che transitavano in uno dei corsi d'acqua più vitali del mondo. E nonostante la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'11 gennaio avesse sollecitato di fermare gli attacchi, i ribelli hanno continuato. Così Washington e Londra hanno lanciato quello che il presidente degli Stati Uniti ha definito "un'azione necessaria", "e proporzionata" ha aggiunto il premier britannico Rishi Sunak, volta a diminuire la capacità militare degli Houthi e proteggere il trasporto marittimo globale.