Giorni di trattative per allontanare l'ipotesi di un'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, deterrenza e dialogo, la strategia del doppio binario. Ma al di là del Lavoro diplomatico-militare c'è la realtà di quanti cittadini ucraini guardano da lontano la tensione salire. "La situazione in Ucraina è veramente molto difficile perché l'aumento delle forze militari al confine del nostro paese è un motivo di tante preoccupazioni. Dobbiamo essere consapevoli che la guerra in Ucraina già dura da 8 anni nei suoi territori orientali. Tanti uomini non sono tornati dalla loro famiglia, dai loro figli, mogli e madri, perciò noi comprendiamo profondamente il senso della guerra e non la vogliamo più." L'Italia è il primo paese in Europa per presenza di cittadini ucraini, oltre 200.000. Luogo di incontro abituale della comunità Greco Cattolica Ucraina a Roma è la Cattedrale dei Santi Sergio e Bacco, sede dell'esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino. "Questa volta l'invasione della Russia è più reale. Ogni giorno sentiamo le notizie dell'aumento dei militari sui confini dell'Ucraina. Stavolta c'è qualcosa di diverso perché, anche sentendo gli amici, dicono ogni giorno che Russia invade di più e di più. E siccome noi siamo un popolo libero dal 1991, vogliamo decidere noi come fare, come procedere." Per il momento il rischio di una guerra imminente nel cuore dell'Europa sembra ridimensionato anche se ancora si attendono i primi passi concreti verso una de escalation ma le manovre sul terreno non si fermano e se c'è chi fugge dall'Ucraina stanco di guerra. "Gli ultimi due sono due ragazzi, marito e moglie, che si sono conosciuti in guerra e hanno fatto oltre 4 anni di fronte di combattimento e ora non ce la fanno più e sono venuti in Italia e hanno chiesto asilo politico." Per molti di coloro che vivono lontano da casa questo è invece il momento di prendere decisioni. "Aumentano sempre di più inaspettatamente le persone che tornano in Ucraina, in particolare i giovani, quelli che attivisti convinti che tornano." "Conosce persone che stanno rientrando in Ucraina per andare eventualmente a combattere?" "Sì confermo, tornano perché sono profondamente convinti.".























