Morire di pioggia, a New York, nel 2021. Un uragano tropicale che causa tornado devastanti sulla costa nord orientale degli Stati Uniti, neanche fossero i Caraibi. Gli eventi climatici sempre più estremi sono anche sempre più frequenti. L'ultimo, una delle tempeste più violente mai registrata in questo Paese, è la coda dell'uragano chiamato Ida che prima ha messo in ginocchio lo Stato meridionale della Louisiana e New Orleans, e poi si è diretto, senza perdere potenza, anche al nord investendo Pennsylvania, New York, New Jersey, Connecticut e Massachusetts. Il bilancio dei morti è in continuo aggiornamento, ma si contano già decine di vittime, molte delle quali annegate nei sottoscala del quartiere popolare del Queens, a New York. Tra loro anche un bambino di appena 2 anni e una signora di 86. Nella serata di mercoledì il servizio meteorologico nazionale aveva diramato, per la prima volta a New York e New Jersey, un'allerta per inondazione lampo. Ma era già troppo tardi. In un'ora a Central Park sono caduti 10 cm d'acqua, interi sottopassi dell'area verde più famosa del mondo sono tuttora sommersi da 2 metri di pioggia. In pochissimo tempo l'uragano ha praticamente isolato una delle città più moderne e popolosa del pianeta: centinaia di voli cancellati all'aeroporto di Newark, chiusi tunnel e ponti di accesso a Manhattan, metro allagate e treni fermi, ordine alla popolazione di non uscire di casa. Per un giorno intero, nella città dove non si spengono mai le luci, 200 mila abitazioni sono rimaste però senza energia elettrica.