Il cordoglio del mondo per il Papa Emerito

Tra i primi a salutare e ricordare il Papa tedesco non poteva che esserci il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ne ha commentato la morte affermando che il mondo perde una figura eccezionale della chiesa cattolica. Poi c'è il cordoglio dei vescovi europei che si uniscono alle preghiere di tutto il pianeta in suffragio dell'anima del Papa emerito, sottolineando come sotto il pontificato di Benedetto XVI si è stato messo in luce il necessario ritorno a Cristo e al Vangelo per la costruzione di una civiltà d'amore. Ed è tutta l'Europa a piangere Joseph Ratzinger con la Presidente della commissione Ue Ursula Von Der Leyen che definisce un segnale forte le sue dimissioni perché Benedetto XVI era soprattutto un servitore di Dio e della chiesa mentre la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, si dice profondamente rattristata aggiungendo che l'Europa intera lo piange. Il cordoglio unanime anche da parte delle altre confessioni religiose dall'unione buddhista alla comunità islamica fino alla chiesa ortodossa con il Patriarca Kirill che gli rende omaggio parlandone come di un difensore dei valori tradizionali mentre il Presidente russo, Vladimir Putin, esprimendo il proprio rammarico a Papa Francesco, ricorda come Ratzinger sviluppò proprio le relazioni tra la chiesa ortodossa e quella Cattolica. Non mancano poi le condoglianze del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ne parla come di un promotore di valori universali, mentre anche Re Carlo d'Inghilterra lo ricorda come un pacificatore tra cattolici e chiesa anglicana. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Guterres, lo saluta come uomo di preghiera instancabile nella ricerca della pace e dei diritti umani ma il capo dei Vescovi tedeschi e sottolinearne per primo la sua figura come quella di un grande uomo di chiesa e soprattutto di un teologo che definisce brillante. Parole che raccoglie il Presidente americano Joe Biden che, del Papa emerito ne parla come di un rinomato teologo, qualità che a Ratzinger viene quindi riconosciuta come tra le più significative di tutto il suo pontificato.