I dettagli sono quantomeno intriganti: il contante sarebbe passato da principe a principe, una volta in una valigia, un'altra in un borsone, un'altra ancora in buste del supermercato di lusso Fortnum and Mason. Non si tratterebbe di un'attività illegale, spiega il Sunday Times che ha raccontato come l'erede al trono d'Inghilterra, Carlo, avrebbe ricevuto tra il 2011 è il 2015 tre milioni di euro dal Qatar dall'ex premier Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani. Da Clarence House, residenza ufficiale del Principe del Galles, assicurano che il contante fosse una donazione del Qatar alla sua fondazione, educativa e caritatevole, e che i soldi sarebbero stati processati in maniera trasparente. Eppure la notizia ha sollevato perplessità tra chi non fa distinzione tra standard di comportamento di politici e membri della famiglia reale. E la fonte della donazione suscita imbarazzi in un paese dove a febbraio la polizia ha lanciato un'inchiesta su un'offerta di onorificenze e cittadinanza a un saudita proprio alla fondazione di Carlo. Inoltre Sheikh Hamad, che ha una ricchezza personale pari a 12 miliardi di dollari, è già noto nel Regno Unito come l'uomo che si è comprato Londra. Possiede, tra i suoi immobili, lo Shard, iconico grattacielo della city, e i grandi magazzini Harrods. Spesso le donazioni in arrivo dal ricco emirato suscitano controversie. Robusto alleato americano il Qatar ha affrontato proprio attorno agli anni in cui il principe era premier critiche da parte di funzionari americani per aver permesso sospetti finanziamenti di gruppi estremisti in Siria. E oggi è accusato di trattamento disumano di quei lavoratori stranieri che hanno costruito gli stadi del mondiale di calcio in arrivo.