Dietro un grande uomo, questa volta, c’è una donna grande: Brigitte ha deciso che il marito ce l’avrebbe fatta. Ha dettato i tempi e i temi della campagna elettorale: “non possiamo aspettare altri cinque anni, la mia faccia non reggerebbe”, raccontano le indiscrezioni pre-elettorali. Ha creato la stoffa, il partito e il carisma di Emmanuel Macron, il più giovane Presidente della Repubblica francese. Ha raccontato tanto alla stampa scandalistica, l’amore per l’allievo quindicenne, la passione, la fuga da Amiens, il divorzio dal marito medico, l’abbandono dei tre figli, gli anni di clandestinità parigini, il matrimonio. Ha raccontato tanto, forse troppo, l’ex professoressa di francese, amante del teatro e patita di letteratura. Ma ha guidato e sterzato quando necessario, quando le voci su una presunta omosessualità del marito cercavano di spiegare come fosse possibile che un ragazzo potesse amare, non solo in senso biblico, una donna non proprio nel fiore degli anni. Eppure, Brigitte, che ha spento da poco 64 candeline, sembra ben lontana dalla terza età: taglia 38, gambe magrissime, occhi azzurri, carré biondo e frangetta parigina; look giovanile ma impeccabile. Tre figli grandi, sette nipoti; un viso disteso che per molti nasconde punture di botox, ma che potrebbe essere invece il risultato di un amore ancora giovane, fresco e travolgente. Un cambio di rotta rispetto ai precedenti monsieur le president, tutti travolti, nel corso del quinquennio, da passioni per modelle o attrici ben più giovani di loro, e delle consorti in carica. Un messaggio diverso, per i francesi: personalità, coraggio e complicità contano più di ogni altra cosa. E che sia la volta buona che la première dame resti la stessa che è salita sul palco la notte della vittoria, cantando la Marsigliese, mano nella mano.