Politica interna e internazionale, novità e ritorno alle tradizioni. Macron parla di fronte a decine di giornalisti riuniti nel salone dell'Eliseo e a oltre 20 milioni di francesi collegati in diretta televisiva. L'occasione è eccezionale. Da cinque anni il presidente francese non organizzava una simile conferenza, al di fuori degli impegni elettorali. Obiettivo dichiarato: annunciare un riarmo sociale della Francia, ridare slancio a questo secondo mandato scosso dal recente rimpasto di Governo e da un calo dei consensi. Nel suo discorso alcuni temi sono stati ricorrenti, primo: la necessità di rendere il Paese più orgoglioso dei propri valori repubblicani partendo dalla scuola, più ore di educazione civica in classe, sperimentazione dell'uniforme, obbligo di imparare l'inno nazionale in prima elementare. Novità con cui Macron vuole ribadire l'importanza dei simboli e delle tradizioni per unire il Paese. Sul fronte della denatalità ha annunciato un nuovo bonus, più breve ma remunerativo, per entrambi i genitori, per quello che ha definito un riarmo demografico. Infine, per lottare contro l'ascesa dell'estrema destra che sale nei sondaggi per le prossime elezioni europee, Macron ha ribadito di voler combattere l'immigrazione illegale mentre in merito alla crisi in Medio Oriente ha annunciato una cerimonia di commemorazione per le vittime francesi di Hamas il 7 febbraio a Parigi. Un discorso che potrebbe servire da linea guida per la nuova formazione dei ministri oppure rischiare di offuscarne l'operato. Il primo ministro Gabriel Attal pronuncerà il suo discorso programmatico il 30 di gennaio, non prima di aver incontrato i rappresentanti delle varie forze sindacali e delle forze in Parlamento. Una vicinanza di date che ha fatto ipotizzare ad alcuni, soprattutto media, che il presidente Macron stesse cercando di mandare un messaggio al primo ministro fissando proprio in questa occasione la sua conferenza stampa.