Le immagini da Mosca, dalla Siberia, dalla regione degli Urali e Oriente sono quasi sovrapponibili; solo qualche decina di persone è scesa in piazza per urlare contro la guerra. E la risposta dell'autorità è arrivata, implacabile quanto prevedibile la repressione con decine di fermi e arresti. Difficile capire che adesione abbia la protesta, ma un dato è certo: una parte del paese, minoritaria probabilmente, disprezza la guerra in Ucraina. Che questo si trasformi in un'opposizione al regime difficile da valutare. Anche perché il leader dell'opposizione Alexei Navalny è in carcere e la sua libertà è ancora molto lontana. Però non manca occasione per puntare il dito contro chi comanda il Cremlino. Non tutto il paese però è contrario: Però, non si possono nemmeno ignorare i segnali inequivocabili perché c'è chi rimane e protesta, ma molti se ne vanno. Secondo quanto segnalato dal sito aviasales.ru, che si occupa di vendita di biglietti aerei, già a Mezzogiorno non era più possibile comprare i voli da Mosca verso Azerbaijan, Kazakistan e Uzbekistan e il Kirghizistan e chi non può via aereo lo fa via terra. Secondo queste immagini, sempre ripresa da Twitter, le lunghe file di macchine si sono formate in uscita verso la Finlandia. Ed Helsinki si è già detta in allarme per il possibile afflusso dei cittadini russi in fuga. Sono già a 6mila e 500 nelle ultime 24 ore.