Il potere del presidente degli Stati Uniti si declina grazie alla Costituzione attraverso il cosiddetto Ordine Esecutivo una sorta di decreto presidenziale che non necessita dell'approvazione del parlamento, cioè del Congresso. Sono provvedimenti che entrano in vigore immediatamente e destinati a cambiare la faccia del paese a meno che la Corte Suprema non intervenga successivamente. Ad esempio il provvedimento riguardante la cittadinanza stravolge un emendamento della Costituzione. Perché dice che il privilegio della cittadinanza non si estende automaticamente alle persone nate negli Stati Uniti. Se la madre è illegalmente presente e il padre non è cittadino o residente permanente. E se la presenza della madre negli Stati Uniti al momento della nascita è legale ma temporanea. Mentre la Costituzione dice che qualunque persona nata sul suolo americano è cittadino americano. Un altro provvedimento destinato a far discutere è quello che garantisce il perdono a tutti coloro i quali hanno partecipato all'assalto al Campidoglio nel gennaio del 2021. Trump scrive che questo provvedimento mette fine a una grave ingiustizia e inizia un processo di riconciliazione nazionale. E elenca una serie di persone alle quali le pene di condanna sono state commutate e un incondizionato perdono per tutti gli altri. Per quanto riguarda le politiche di genere Trump ha emanato un ordine che serve a difendere dall'estremismo dell'ideologia di genere e a restaurare la verità biologica nel governo. Interessante è vedere le parole utilizzate nel decreto. E spiega addirittura nel dettaglio che femmina appartiene al sesso che produce grandi cellule riproduttive, maschio a quello che produce piccole cellule riproduttive. Un altro provvedimento controverso di Trump è il ritiro degli Stati Uniti da tutti gli accordi principali sul clima, gli accordi di Parigi e la convenzione dell'ONU sul climate change. Provvedimenti che Biden invece seguiva. Per quanto riguarda la partecipazione e il contributo americano all'Organizzazione Mondiale della Sanità Trump dice che quanto gli Stati Uniti pagano sostanzialmente è troppo. Gli Stati Uniti sono il primo contributore, di 3 miliardi su 6 miliardi e mezzo, mentre la Cina, che è tre volte grande gli Stati Uniti, contribuisce molto meno degli Stati Uniti. Allo stesso modo un provvedimento destinato a far discutere è la moratoria sul bando a TikTok. L'app di condivisione video, popolarissima in America, la usano 170 milioni di persone, di proprietà cinese e per questo l'amministrazione precedente la sospettava di spionaggio. Trump dice che quella legge che l'avrebbe bloccata ha un tempismo sfortunato e interferisce con la negoziazione di un acquirente americano che possa far continuare gli statunitensi a utilizzare questa app.