Poteri più estesi alla National Investigation Agency, l'Agenzia Federale Indiana per le indagini sul terrorismo. L'India è sotto shock e alza il livello della sicurezza in tutto il paese dopo la strage a Delhi. Il Comitato per la sicurezza riunito al Ministero dell'Interno, attiva misure su tutti i fronti per scongiurare una nuova stagione terroristica, come quella all'inizio del nuovo millennio. Il Ministro dell'Interno promette protezione e giustizia ai cittadini indiani colpiti da un imponente lutto. Sul fronte delle indagini nessuna pista è esclusa per identificare la matrice della strage causata da un'autobomba esplosa davanti al simbolo dell'indipendenza indiana, Forte Rosso, e a meno di tre chilometri dal Parlamento indiano. Una strage, decine le vittime a un bilancio che potrebbe ancora peggiorare data la gravità delle ferite riportate nell'esplosione e nell'incendio successivo. La polizia indiana ha identificato l'uomo proprietario dell'auto che è esplosa. Si tratta di un medico originario del Kashmir morto nell'esplosione. Poche ore prima della tragedia, il servizio di sicurezza indiano aveva arrestato altri due uomini, anche loro medici legati al Kashmir che detenevano tonnellate di esplosivo in casa, presumibilmente connessi con il proprietario della Hyundai esplosa a Delhi. Altre due persone sono state fermate nella notte e sono sotto interrogatorio. Il Presidente Narenda Modi promette giustizia e si stringe al dolore dei tanti familiari coinvolti in questa tragedia. Nelle stesse ore, lo stato di massima allerta si è esteso alle frontiere con il Pakistan, il Kashmir e a Islamabad un attacco suicida ha provocato 10 morti. .























