Nuova Delhi si presenta così da giorni, avvolta in una impressionante coltre di smog, che limita la visibilità. I livelli d'inquinamento sono altissimi e i residenti sono costretti a uscire di casa solo con le mascherine, gli occhi bruciano, le persone continuano a tossire. Le autorità hanno dovuto prendere provvedimenti, le scuole sono chiuse almeno fino al 5 Novembre. Ai bambini è stato sconsigliato di andare a giocare all'aperto. La città è ferma, i lavori nei cantieri sono stati sospesi, si circola solo a targhe alterne. I voli sono stati deviati o cancellati. Ma i cittadini non credono che le misure decise dal Governo cambieranno la situazione. Alcuni temono per la propria salute e pensano di andare via. Oltre 20 milioni sono gli abitanti di Nuova Delhi, considerata la megalopoli più inquinata al mondo. Nell'aria c'è un mix micidiale tossico. A non far respirare sono gli scarichi dei veicoli, le emissioni industriali, ma anche il fumo determinato dagli incendi agricoli negli Stati vicini. A livello politico c'è il solito rimpallo di responsabilità, con accuse reciproche da tutte le parti coinvolte. Intanto questa è ritenuta la crisi peggiore degli ultimi tre anni. “Siamo in una camera a gas” è il disperato appello lanciato dal governatore della capitale indiana.