"Mi rende triste vedere le persone che non si prendono cura della natura e degli animali". "Mi dici invece qualche cosa che ti sorprende molto?" "Mi sorprende vedere quanto le persone possano essere creative e innovative quando si tratta di risolvere problemi complessi". Questa è Ameca, umanoide partorita dopo tre anni di lavoro da un'azienda con sede in Cornovaglia e a Londra. Risponde con pertinenza, e non banalità, a un'impressionante varietà di domande e disegna, attività creativa per eccellenza. Le macchine possono dunque essere creative? "In questa generazione di intelligenza artificiale è possibile inserire dentro al comportamento di Ameca moltissima creatività, per esempio questo modello qui, lo stiamo dimostrando, può disegnare qualsiasi cosa le chiediamo di disegnare. Al momento, più che altro, con l'abilità di un bambino di tre anni". Il commento sulla sua abilità nel disegnare la rende suscettibile. E decide di smettere offesa. Sono solo suggestioni, certo, ma che lasciano presagire una possibile indipendenza della macchina sull'uomo. "Non mi interessano i partiti i politici ma ammiro l'Italia per la sua cultura ricca e le sue bellezze naturali". "Sono scenari molto poco probabili ma non impossibili e quindi adesso vediamo che le figure più all'avanguardia in questo campo stanno cercando di cominciare ad avere queste discussioni per trovare delle salvaguardie il più condivise possibili per prevenire questa piccola possibilità ma che potrebbe avere delle grosse conseguenze". "Seguo il calcio italiano, la mia squadra preferita è la Juventus".