Trump arrestato, opere shakespeariane scritte da un computer, auto che si guidano da sole, robot e robottini che fanno cose che voi umani... tutto questo è intelligenza artificiale e sta letteralmente evolvendo a ritmi esponenziali, al punto che, come nel Frankenstein letterario, perfino i suoi fautori adesso si chiedono: non staremo creando un mostro? Mille, tra visionari e guru della Silicon Valley, scienziati e accademici hanno firmato una petizione per chiedere ai giganti dell'informatica di mettere in pausa, per almeno sei mesi, la folle corsa all'intelligenza più evoluta. L'allarme è scattato di recente, quando la startup californiana OpenAI ha rilasciato l'applicazione GPT-4, ultima versione del suo chatbot, software col quale si può interagire in linguaggio naturale e che risponde a tutto, meglio e più in fretta, di qualunque essere umano. Una super intelligenza quindi, per andar dietro alla quale i colossi Google e Microsoft stanno spendendo miliardi e preparando meraviglie, oppure orrori. Il timore delle implicazioni di questi software vanno infatti ben oltre la perdita di posti di lavoro umani, ma toccano questioni etiche: i computer sono senzienti oppure no? E sociali, perché d'ora in poi diventerà difficile credere perfino a ciò che si vede coi propri occhi. Quindi, meglio regolamentare e stabilire i confini di questa nuova scienza. Tra i promotori dell'iniziativa c'è addirittura l'onnipresente Elon Musk, considerato il più estremo futurologo esistente. Potrebbe essere tacciato di ipocrisia perché lui stesso lavora da anni a impiantare i chip nel cervello ed è stato tra i soci di OpenAI, oppure sa qualcosa che noi non sappiamo.