Lui, lei, l'altro. Dall'Iowa congelato da temperature fino a 40 gradi sotto zero, che potrebbero ridurre l'affluenza alle urne, con fatica i contendenti sono riusciti a fare gli ultimi comizi. Mood della vigilia e impressioni, dopo un rapido giro tra gli aspiranti Presidenti. Trump è la superstar, i sondaggi lo accreditano più o meno della metà dei consensi. I suoi seguaci sono fanatici a cui non importa assolutamente niente dei processi a carico del loro idolo, che considerano il migliore sempre e comunque. Sono maschi, bianchi, di mezza età e bassa scolarizzazione, si bevono senza fiatare un discorso di due ore, ma alla fine sono stanchi pure loro. Grandissimo entusiasmo in casa Haley. L'ex ambasciatrice e governatrice è seconda con molto distacco, ma in rimonta. Intercetta parecchi indipendenti ed è così moderata da attrarre addirittura i democratici. Nel pubblico tante donne, giovani laureati, ma più che altro gente normale. Lei si ferma e parla con tutti. Dopo il comizio, costolette, patatine e bibite gassate. È invece dimesso il clima nel team De Santis. Il Governatore della Florida è scivolato al ruolo di terzo incomodo. Troppo simile a Trump per un verso, troppo poco simile per un altro. Ne carne ne pesce insomma, ha tutto da perdere e infatti ci sta riuscendo. Per convincere la gente a uscire di casa e votare nonostante il gelo, le campagne elettorali le hanno pensate tutte. Dal noleggio di vetture a trazione integrale, alle babysitter per guardare i bambini. Ancora poche ore per scoprire come sarà l'alba di una possibile nuova America.