Il Ministero degli Esteri iraniano ha convocato l'ambasciatore italiano a Teheran, Giuseppe Perrone, una reazione alle prese di posizione delle ultime ore del nostro Paese. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito inaccettabile quanto sta accadendo in Iran, dalla morte di Mahsa Amini tre mesi fa e dallo scoppio delle proteste in cui hanno perso la vita oltre 500 manifestanti. Meloni ha voluto avvertire Teheran della possibilità che l'Italia cambi atteggiamento se la repressione delle manifestazioni non dovesse cessare. 24 ore prima era stato il Ministro degli Esteri Antonio Tajani a convocare alla Farnesina l'ambasciatore iraniano designato, per chiedere parte dell'Italia la sospensione delle esecuzioni capitali, la fine della violenta repressione delle proteste e l'apertura di un dialogo con i manifestanti. Posizioni italiane che, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa della Repubblica islamica IRNA, non sarebbero compatibili con i rapporti storici tra i due Paesi. In Iran intanto la repressione continua, il capo della magistratura ha chiesto nel corso della riunione del Consiglio supremo punizioni definite deterrenti per i manifestanti arrestati durante le proteste, chi prova a opporsi ha paura di ritorsioni, è il motivo per cui la campionessa di scacchi Sara Khadim al-Sharia ha deciso di lasciare il Paese e di andare in Spagna, la sua foto senza velo al campionato mondiale di scacchi, in Kazakistan, aveva fatto il giro del mondo.























