Da più di 20 anni si proteste in Iran, non è la prima volta che la rabbia popolare dilaga e viene repressa con brutalità del regime. 1999 il bagno di sangue all'università, 2009 il movimento verde, 2019 la protesta dei senza scarpe, di natura prevalentemente economica, sempre lo stesso l'esito: migliaia di persone uccise, centinaia e centinaia di arresti sommari e detenzioni. L'illusione di una riforma generata dalle promesse di alcuni leader della Repubblica Islamica, più moderati e progressisti, o disattese o solo parzialmente mantenute. Nel frattempo la società civile iraniana è andata avanti dinamica e moderna. Oggi le proteste sono praticamente al diciottesimo giorno e sono totalmente diverse perché questa volta gli slogan che riusciamo a sentire non si erano mai espressi così chiaramente e quindi il popolo adesso è totalmente unito è una rivoluzione, una pre rivoluzione se vogliamo chiamarla, dove le donne hanno iniziato, le giovanissime e i giovanissimi della generazione Z, quindi quella generazione che non ha mai vissuto ne la Rivoluzione, ne la Guerra Iran-Iraq, che vogliono una un paese diverso e un regime democratico e non teocratico, quello che insomma c'è. Quello che accade oggi in tutto l'Iran non è un conflitto tra società civile e clero sciita, ne tantomeno la rivolta contro l'Islam, le proteste prendono di mira l'intera architettura istituzionale e normativa della Repubblica Islamica, un sistema di potere sempre più militaresco per la prima volta le donne sono in prima fila e tutti gli strati sociali coalizzati. I giovani ovviamente, avendo dei modelli di riferimento quali quelli che si trovano appunto sui social vedono come invece altrove si vive in un altro modo, allora si chiedono perché io non posso vivere così? Perché io devo aver paura anche di uscire o di baciare per strada il mio partner? Quindi sono tante cose che poi si legano a quello che invece è la vergogna che prova magari un genitore che al rientro da casa non riesce a fare una spesa completa per poter portare avanti la famiglia quindi sono veramente tanti malori che ti sono uniti insieme. Difficile prevedere come finirà questa sfida aperta al regime e quale delle due dimensioni dello Stato iraniano, quella teocratica islamica e quella democratica popolare avrà la meglio in futuro, visto che il bilanciamento da tempo sembra ormai essere fallito. Produrrà una conseguenza tutto questo? È una domanda molto complessa, però diciamo l'auspicio è che se tutte le potenze mondiali, insomma soprattutto quelli che hanno degli accordi economici con l'iran tra il nucleare, il gas e il petrolio, se in questi paesi insomma insieme prendessero dei provvedimenti forse potrebbe appunto esserci un cambiamento.























