Due settimane al massimo, Trump ribadisce che deciderà sull'Iran entro 15 giorni rispondendo così implicitamente a chi, come il New York Times, mette in dubbio la precisione delle sue tante scadenze. Nella visione del presidente priva di chiaroscuri l'Iran sta perdendo ed Israele sta vincendo ed è difficile quindi chiedere allo Stato ebraico di interrompere i raid. Il presidente che definisce l'invio di truppe di terra, l'ultima cosa che vorrei fare, sconfessa nuovamente la sua stessa intelligence e Tulsi Gabbard che la dirige, affermando che Teheran può avere la bomba nel giro di qualche settimana, al massimo di qualche mese. Trump non risparmia l'Europa. L'EU sta provando tutto ciò che il negoziato può ottenere in questo momento è che si continui a negoziare. Un risultato minimo, ma tuttavia raggiunto nell'incontro di Ginevra fra la delegazione iraniana da una parte e i rappresentanti dell'Unione Europea e Gran Bretagna, Francia e Germania dall'altra. Tutti si dicono L'Iran destabilizza il Medio Oriente attaccano gli USA ma al Consiglio di sicurezza ONU aggiungono che c'è ancora tempo per fare la cosa giusta. La Russia accusa l'occidente di essere complice di Israele, lo Stato ebraico definisce genocida il regime di Teheran. Il direttore dell'Agenzia per l'energia atomica Rafael Grossi mette in guardia sul rischio di fughe radioattive e invita a negoziare. Date una chance alla pace, dice il segretario generale Guterres, perché stiamo correndo dritti verso un precipizio. Federico Leoni S G24, New stiamo correndo dritti verso un precipizio.