Il leader dello Stato islamico Abu al-Hussein al-Quraishi è stato neutralizzato sabato scorso dai Servizi Segreti turchi impegnati in un'operazioni di intelligence in Siria. Lo ha reso noto il Presidente turco Tayyip Erdogan, nel corso di un intervento televisivo nel quale ha spiegato i dettagli dell'operazione e confermato l'impegno della Turchia nella lotta alle organizzazioni terroristiche senza fare distinzione tra di loro. Un messaggio, probabilmente, per i diversi movimenti curdi, considerati da Ankara, appunto, terroristi. Un annuncio che irrompe nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali del prossimo 14 maggio, elezioni cruciali per il futuro del Paese. Campagna elettorale sospesa la sera del 25 aprile a causa di un malore di Erdogan e ripresa 4 giorni dopo, con il via libera dei medici per il Presidente uscente. 4 i candidati che si sfideranno alle urne. I 2 principali contendenti restano Erdogan e il candidato unico delle opposizioni, Kemal Kilicdaroglu, sostenuto anche dal Partito filocurdo e indicato dalle opposizioni radunate attorno al tavolo dei 6. La grande affluenza ai comizi dei principali candidati, conferma l'importanza della consultazione del 14 maggio, per un voto che per molti rappresenta un referendum sul Presidente uscente, in carica dal 2002, prima come Ministro e poi come Presidente. E mai tanto a rischio.