Colate di lava incandescente, lingue di fuoco rosse e arancioni che accendono la notte e il cratere roccioso che brilla nel buio. E' iniziata così un'altra eruzione di un vulcano situato a sud ovest della capitale islandese di Reykjavik. La terra di fuoco e ghiaccio è tornata a tremare con un susseguirsi di scosse di terremoto che hanno annunciato la nuova attività vulcanica. L'area interessata è la zona della città di Grindavik sulla penisola di Reykjanes. Il piccolo villaggio di pescatori è stato evacuato dopo che il dipartimento di pubblica sicurezza della polizia nazionale ha dichiarato lo stato di emergenza. Almeno una parte degli abitanti è senza corrente elettrica. Secondo i primi accertamenti sembra che si sia aperta una crepa a Sundhnuk a nord di Grindavik. Fra gli abitanti è tornata la paura perché secondo esperti un grande accumulo di magma sotterraneo si troverebbe proprio sotto la città. L'ultima eruzione era avvenuta lo scorso 18 dicembre e anche in quel caso i quasi 4.000 abitanti di Grindavik erano stati costretti a lasciare le loro case. Nei giorni scorsi su strade, terreni e abitazioni erano comparse enormi crepe che avevano provocato danni ingenti. La protezione civile ha ricordato che il traffico aereo è regolare, il pericolo è circoscritto all'area dove è in corso l'eruzione.