Di basso profilo le celebrazioni per il Giorno dell'Indipendenza. Divieto nazionale di accendere fuochi e griglie nel giorno di festa nazionale in tutto il Paese. Israele sta fronteggiando l'emergenza incendi con ogni mezzo. Le fiamme, divampate sulle colline di Gerusalemme che ancora devono essere domate del tutto, potrebbero raggiungere la città spinte dal vento, ha avvertito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Al lavoro ci sono 155 squadre di vigili del fuoco con gli aerei che stanno continuando ad intervenire per spegnere le fiamme che hanno provocato quello che le autorità hanno definito il più grande incendio degli ultimi anni. Dopo il sorgere del sole le operazioni sono riprese, ma le fiamme non sono ancora sotto controllo, fa sapere il servizio antincendio e di soccorso israeliano. Riaperta l'autostrada che collega Gerusalemme a Tel Aviv, chiusa precedentemente perché vicina al luogo dove è scoppiato un incendio. Ed è ancora mistero sulle cause. Si sospetta ci sia dietro la mano dell'uomo e si tratti di un incendio doloso. Indaga anche lo Shin Bet, l'intelligence interna. Sono diversi i Paesi che stanno inviando mezzi di soccorso per aiutare Israele a fronteggiare l'emergenza, tra cui l'Italia. Un aiuto prezioso e provvidenziale per cui esprimiamo sincera gratitudine. Un gesto speciale nel giorno della nostra indipendenza, ha detto l'ambasciatore di Israele in Italia, Jonathan Peled. Ad offrire il proprio aiuto anche l'Autorità palestinese, offerta caduta nel vuoto. Una mano tesa che non è piaciuta neanche ad Hamas, che ha maledetto su alcuni canali di comunicazione l'ANP di Abu Mazen, e invitato i palestinesi a bruciare tutto ciò che potete, boschi, foreste e case dei coloni. .























