Le prossime 24 ore, dichiara Hamas, sono cruciali per discutere di un potenziale accordo con Israele. Al Cairo, dove i mediatori di Egitto e Qatar hanno incontrato una delegazione del Movimento Islamista Palestinese, i capi del Mossad e dello Shin Bet, i Servizi Segreti israeliani oltre al direttore della CIA, si lavora per provare a raggiungere un cessate il fuoco, probabilmente di 6 settimane, liberare gli ostaggi israeliani e rilasciare un numero ancora non definito di prigionieri palestinesi che si trovano nelle carceri dello Stato ebraico. Intanto continua il pressing della comunità internazionale per frenare la nuova operazione militare israeliana a Rafah, nella parte più a sud della Striscia di Gaza, volta ad eliminare quattro battaglioni di Hamas. La chiave, per il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, per arrivare alla vittoria totale. Un'operazione che preoccupa non solo l'Occidente, in primis gli Stati Uniti d'America, ma anche la Russia e la Cina che premono su Israele per un'inversione di marcia. Eppure, nonostante indiscrezioni del Wall Street Journal affermino che lo Stato ebraico avrebbe presentato all'Egitto un piano per l'evacuazione della popolazione palestinese che si trova a Rafah, ovvero spostare circa un milione e mezzo di sfollati lungo la costa di Gaza prima di iniziare l'offensiva di terra, i bombardamenti dell'esercito con la Stella di David sono iniziati e hanno già ucciso centinaia di civili. E proprio nel sud della Striscia, i soldati dell'IDF hanno recuperato un video di sorveglianza di Hamas in cui il leader del Movimento Islamista Palestinese, Yahya Sinwar, appare in un tunnel insieme alla moglie e alcuni dei suoi figli. Da Beirut Hassan Nasrallah, il leader del Movimento Sciita Libanese, alleato dell'Iran, nel suo sesto discorso alla Nazione dall'inizio del conflitto, avverte che i suoi uomini, in nome dell'unità dei fronti della resistenza islamica, continueranno ad attaccare il nord di Israele fino a quando non ci sarà un vero e proprio cessate il fuoco a Gaza.