Ci sono voluti 4118 giorni, oltre 11 anni, perché il corpo del soldato israeliano Hadar Goldin, ucciso dai miliziani di Hamas durante la guerra del 2014 a Gaza e da allora trattenuto nella Striscia, tornasse a casa. Il test del DNA non lascia dubbi, il corpo restituito dal gruppo terroristico è quello di Hadar. Figlio di Leah e Simcha, fratello di Ayeley e Kemi, aveva 23 anni. Un ritorno che offre un minimo conforto a genitori che hanno vissuto nell'incertezza per oltre un decennio e che ora possono dargli una degna sepoltura. Il rientro del corpo potrebbe anche sbloccare, come annunciato dalla Casa Bianca, la trattativa per un salvacondotto a Gaza di circa 150 miliziani di Hamas bloccati nei tunnel sotto Rafah, area controllata dall'IDF. Nelle prossime ore l'inviato statunitense Jared Kushner, genero di Donald Trump, dovrebbe incontrare il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per chiudere l'accordo e discutere dell'avanzamento dell'intesa su Gaza. Intanto al funerale del soldato Itay Chen, il cui corpo è stato riconsegnato da Hamas nei giorni scorsi, i genitori hanno chiesto un'inchiesta di Stato per chiarire le responsabilità politiche e militari della strage del 7 ottobre. Si indaga invece per terrorismo nei confronti di un colono israeliano che ha aggredito a bastonate una donna in Cisgiordania, mentre non si registrano sviluppi sul caso di Yifat Tomer-Yerushalmi, ex avvocato militare israeliano che ha fatto trapelare il video di abusi su un detenuto palestinese. La donna, ai domiciliari, è stata ricoverata per un Beirut. .























