I pinnacoli di fumo, ben visibili dal lato israeliano che si affaccia su Rafah, sono la prova che l'offensiva dell'esercito con la Stella di Davide ha preso il via, subito dopo che le delegazioni israeliane e di Hamas hanno abbandonato il tavolo delle trattative. Come è stato confermato poi, il gabinetto di guerra nella notte aveva già dato il via, all'unanimità, all'intensificazione delle operazioni. E già fin dalle prime ore del mattino, testimoni raccontano di esplosioni e scambi di armi leggere incessanti, a dimostrazione che i combattimenti sono in corso e sono molto intensi. Secondo quanto riferito dalle agenzie, l'IDF ha preso il controllo dell'arteria che taglia da Nord a Sud la città, e ha circondato la zona più orientale. Tutto ciò, nonostante l'amministrazione americana abbia detto chiaramente di essere contraria a un'offensiva israeliana sulla città dove, secondo quanto riferito dall'ONU, oltre un milione di persone ha trovato rifugio e sta cercando ora disperatamente di abbandonarla. Il Portavoce della Casa Bianca John Kirby, aveva già annunciato che l'amministrazione Biden era pronta a interrompere la fornitura di armi a Israele. Una minaccia evidentemente inefficace, visto che il Premier israeliano Bibi Netanyahu ha replicato che pur confidando in una soluzione delle tensioni con Washington, lo Stato ebraico è determinato a portare avanti l'offensiva su Rafah. Atteggiamento che fa il paio con il post del Ministro della Sicurezza Interna Itamar Ben-Gvir, in cui sosteneva che Biden è amico di Hamas. E certo, non aiuta a distendere il clima il raid dei manifestanti ultranazionalisti contro la sede della UNRWA, l'agenzia ONU per i rifugiati palestinesi a Gerusalemme Est. Un raid che non ha provocato vittime, ma danni talmente ingenti, da costringere le Nazioni Unite a chiudere la sede. La speranza è che le trattative per un cessate il fuoco possano riprendere. Le delegazioni americane ed egiziane sono ancora in contatto, mentre il Ministro degli Esteri del Cairo Sameh Shoukry, ha ringraziato il suo omologo americano Antony Blinken per gli sforzi per giungere a una conclusione, sforzi per ora vani.























