Kabul un anno dopo, forte esplosione nel quartiere sciita

Mancano 48 ore al 15 agosto, data in cui i talebani hanno riconquistato il controllo del Paese. La caduta di Kabul sarà probabilmente celebrata con delle manifestazioni che però non sono state ancora annunciate per paura di attentati. Attentati che oggi invece hanno turbato la calma, relativa, della capitale afgana. Il primo e il fatto più grave, probabilmente è l'attentato che è avvenuto nel quartiere di Dasht-e-Barchi, un'enclave hazara della minoranza sciita di questo Paese, considerati degli apostati dalla maggioranza della popolazione, che sono invece sunniti. L'attentato è avvenuto all'interno di un ufficio che rilascia dei visti, con un IED, un ordigno improvvisato. Non si hanno notizie di morti. Altro segnale di una tensione crescente è la manifestazione a cui hanno aderito poche decina di donne per rivendicare e difendere i propri diritti, le quali sono scese in piazza poco distante da dove ci troviamo noi, nel quartiere di Shari Naw e in questo caso, i talebani hanno reagito e risposto con estrema durezza, sparando dei colpi in aria e disperdendo la manifestazione. Alcune di loro ci hanno raccontato, direttamente, di essere state rinchiusa all'interno di una farmacia e poi rilasciate poco dopo, dopo che si erano calmate. Questa è la versione ufficiale dei talebani, che però non le hanno arrestate. L'attesa comunque cresce e la paura che questa tensione possa esplodere, naturalmente è sempre più presente.