Prima in Georgia poi in Wisconsin. Kamala Harris saltella da uno stato in bilico all'altro. Come nella recente visita in Michigan insieme a Oprah Winfrey, il tema centrale è l'aborto, niente numeri solo storie, quelle di donne che hanno perso la vita a causa, dicono i democratici, delle leggi restrittive volute dai repubblicani. Proprio in Georgia, lo state election board governato dai conservatori, ha deciso di imporre il conteggio manuale delle schede delle presidenziali. In molti temono confusione, irregolarità e lungaggini, inevitabile la battaglia legale. Trump si è preso il venerdì di pausa mentre riecheggiano le sue parole alla comunità ebraica. Se perderò le elezioni dipenderà in buona parte da voi, una frase che ricorda tutte le volte in cui Trump ha detto che un ebreo americano che vota democratico ha qualcosa che non va, così per paradosso il candidato che si proclama difensore, protettore e amico degli ebrei d'America, viene ora accusato di suscitare sentimenti antisemiti. Dopo la pausa Trump sarà in North Carolina, altro stato in bilico, a guastargli la festa il candidato governatore Mark Robinson. Trump lo paragonò a Martin Luther King, lui l'ha ripagato finendo sotto accusa per aver postato frasi xenofobe sulla bacheca di un sito porno. Al comizio di Trump Robinson non ci sarà, difficile considerarla una sorpresa.