È una visita a sorpresa, Zelensky fare commosso, emozionato nella città liberata dai russi grazie al sacrificio dei tanti eroi, ricorda, che hanno perso la vita in questa dura battaglia. La visita del presidente ucraino a Kherson dopo la bonifica del territorio e soprattutto quella consapevolezza che il fronte di guerra è ancora vicino e molto instabile, soprattutto nessuno dà per scontato il ritiro e la revisione russa anzi, molte delle infrastrutture del collegamento tra le due rive del fiume Dnipro, la linea del fronte più dura tra ucraini e russi, sono andate distrutte. Non c'è luce, non c'è acqua nell'oblast meridionale di Kherson. L'amministrazione locale ha decretato il coprifuoco e invitato chi può ad evacuare in zone più sicure. Il ritiro russo dunque non è garanzia di pastificazione. Peskov lo ricorda da Mosca, la città è territorio della federazione dopo il referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale. Una situazione davvero troppo fluida che preoccupa gli Stati Uniti. Ad Ankara l'incontro tra i vertici dell'intelligence russo e americana, per parlare proprio di Ucraina e dei rischi connessi all'uso di armi atomiche nel conflitto, anche se l'incontro non era in nessun modo volto a negoziare o a discutere qualsiasi soluzione del conflitto in Ucraina, dicono dalla Casa Bianca, e che Kiev era stata informata in anticipo. Con la delegazione del Cremlino, Burns avrebbe anche sollevato il caso degli americani detenuti in Russia.























