È di almeno una decina di morti, oltre 40 feriti il drammatico bilancio, ancora provvisorio, dell'incendio doloso provocato stamane a Kyoto da un dipendente di un famoso studio di animazione. L'uomo, rimasto anche lui gravemente ferito, è stato arrestato e ricoverato in ospedale. Alcuni testimoni hanno parlato prima di un'esplosione, poi di aver sentito un forte odore di benzina. Pare che il dipendente che da mesi soffriva di depressione per via di non meglio chiarite incomprensioni con il management, si sia presentato stamane sul luogo di lavoro dopo alcuni giorni di assenza e che abbia cominciato a spargere benzina in alcune stanze dell'edificio. L'incendio, che ha tenuto impegnati i Vigili del Fuoco per molte ore, si è immediatamente propagato a tutto l'edificio a causa del vento e del clima particolarmente torrido di questi giorni. TV e media locali hanno dato grande rilevanza all'episodio sottolineando il fatto che anche in Giappone, paese considerato, a ragione, come tra i più sicuri al mondo, cominciano a registrarsi episodi del genere. "Altro che abolire la pena di morte", ha dichiarato lo scrittore nazionalista Naoki Hyakuta, "Bisogna estenderla e renderla più efficace".