Un drastico calo della natalità che minaccia anche l'economia così la Cina opta per uno storico cambio di rotta in tema di politiche della famiglia e mette fine alle restrizioni che limitavano a due il numero di figli consentiti per ogni nucleo familiare. Il governo di Pechino consentirà dunque a tutte le coppie di avere un terzo figlio, l'obiettivo è quello di arrestare il calo delle nascite e l'invecchiamento della popolazione ritenuti fattori di rischio per le prospettive economiche a lungo termine. Una decisione quella presa dall'ufficio politico del comitato centrale del Partito Comunista Cinese che arriva a poche settimane dalla pubblicazione dell'ultimo censimento che ha rivelato un preoccupante calo del tasso di natalità nel paese più popoloso del mondo, la crescita più lenta da quando nel 1953 il governo ha cominciato a registrare la popolazione su base decennale, lo scorso anno anche a causa della pandemia il numero dei nuovi nati è stato appena di 12 milioni, il 20% in meno rispetto al 2019 e l'attuale tasso di fertilità pari a 1,3 figli per donna non consente di mantenere stabile il livello della popolazione. In arrivo dunque aiuti alle famiglie e misure di sostegno come scritto nel comunicato finale della riunione ospitata dal Presidente Xi Jinping anche se quali siano e di quale entità non è specificato. Una scelta storica per il paese che giunge a meno di sei anni dalla decisione del Partito Comunista di eliminare la pluridecennale politica del figlio unico introdotta alla fine degli anni settanta proprio per contenere l'espansione della popolazione.