Sono arrivato dai genitori di mia moglie che stanno preparando la legna perché c'è una buona probabilità che possano staccare luce e gas. Tutti si stanno preparando. Victor con il suo telefono ci mostra come gli anziani cercano di mettersi al riparo. I giorni passano, le cose peggiorano. Dnipro è un punto di fuga. Nelle case si accumulano bottiglie di molotov e le postazioni di difesa si moltiplicano all'ingresso della città. Victor ci fa vedere come sta costruendo dei giubbotti anti-proiettili; servono nei posti di blocco, lì però non posso fare video, ci scrive. Dorme poco Victor, si dà da fare tutto il giorno fino al coprifuoco. La benzina c'è ancora e con la sua auto porta il cibo nei posti di blocco. Adesso, il problema più grosso è la logistica: portare gli aiuti nelle città che sono state bombardate. Kharkiv, Sumy ci spiega. Nella scuola intanto, maestre e bambini fabbricano reti mimetiche. Salutate la telecamera chiede Victor a chi con lui resiste, in una Dnipro sempre più deserta e isolata.























