Con missili lanciati da droni di fabbricazione iraniana, l'esercito russo ha attaccato la seconda città dell'Ucraina, Kharkiv, nell'Est del Paese, durante la notte e nel corso della giornata. Almeno nove edifici, palazzi alti, e una stazione di benzina sono stati colpiti. Nei raid sono rimaste uccise sei persone e i feriti sono almeno una decina. Il Presidente Zelinski ha parlato di terrorismo russo, e della necessità di interromperlo il prima possibile. La Russia ha portato a termine diversi attacchi a mezzo di droni attraverso l'intero territorio ucraino, nelle ultime ore: sono suonate le sirene nella capitale Kiev e nella regione Sud-orientale di Zaporizhzhia. Il fronte più caldo, lungo il quale i combattimenti restano intensi non è lontano da lì. Lo stesso Comandante in Capo delle forze ucraine, il Generale Oleksander Syrski, mentre il suo governo insiste con le pressioni sulla comunità internazionale per l'invio di armi e munizioni, ha ammesso che respingere le truppe russe diventa sempre più complicato. La loro avanzata attraverso gruppi d'assalto, veicoli blindati, unità di fanteria sostenuta dall'uso di artiglieria e droni, ha detto, avviene notte e giorno nella regione del Donetsk. Ora la battaglia è per il controllo di Chasiv Yar, cittadina di 12mila abitanti, strategiche per Kiev come lo è stata, prima di cadere, la vicina Bakhmut. La guerra tra Russia e Ucraina è combattuta sempre di più attraverso l'utilizzo di droni. Le forze di Kiev nelle scorse ore, ha rivelato Mosca, hanno colpito un oleodotto in territorio russo non lontano dalle coste del Mar d'Azov, bloccando la fornitura delle petroliere attraccate nei porti. Secondo i servizi di sicurezza ucraini, i recenti raid contro le infrastrutture energetiche di Mosca avrebbero ridotto del 12% la produzione di greggio russo.